Paese che vai, pedaggio che trovi! Riadattando un vecchio adagio può essere utile per districarci nel labirinto europeo dei viaggi autostradali.
Una breve carrellata sulle strade d’Europa a noi più vicine per scoprire che in Francia adottano una politica dei pedaggi basata sulle tratte percorse. I pedaggi possono esser pagati in contanti, con carte di credito oppure con il telepass francese che prende il nome di Liber-t. In Svizzera si assolve l’obbligo del pedaggio per superstrade ed autostrade acquistalo la vignette, una sorta di contrassegno annuale. In Germania, almeno per il 2018, il transito in autostrade solo per le auto è gratuito. Dal prossimo anno si cambia passando ad un sistemo similare a quello adottato in Svizzera. In Austria i viaggi in autostrada in auto hanno un pedaggio tipo il bollino svizzero. I mezzi pesanti sono assoggettati ad un pedaggio calcolato in base al numero di assi ed alla classe di emissione. Anche la Slovenia adotta il bollino prepagato. Invece Croazia e Spagna adottano un sistema di pagamento simile a quello italiano.
Veniamo nello specifico a come viene calcolato il pedaggio autostradale in Italia. Il legislatore italiano ha ideato un coefficiente, denominato Tariffa Unitaria che, combinato ad altri fattori, consente di quantificare il costo del pedaggio per la tratta percorsa. I diversi fattori in questione sono fondamentalmente i seguenti:
Le Società di gestione della tratta, che possono essere diverse in quanto una autostrada può essere gestita da una o più concessionarie. Le più note in Italia sono Autostrade per l’Italia, il colosso per eccellenza, Autostrade Meridionali, Autostrada dei Fiori, la Brebemi ed altre di non minore importanza.
La caratteristica del tratto autostradale, in quanto il costo di realizzazione e manutenzione varia, e di molto, in funzione ad esempio della presenza di gallerie oppure di viadotti di una certa rilevanza.
La classe di un veicolo, ad esempio la Classe A riguarda certamente le moto e le autovetture. Si arriva fino alla Classe 5 che comprende ad esempio gli autotreni a 5 assi.
Questi fattori, combinati con i chilometri del tratto da percorre vanno quindi a determinare il pedaggio autostradale a cui verremo assoggettati una volta giunti al casello di destinazione. Autostrade per l’Italia, che gestisce più della metà dei tratti autostradali italiani, mette a disposizione un pratico tool per il calcolo, http://www.autostrade.it/autostrade-mobile/percorso2.do .
In questo inizio del 2018 praticamente tutte le società concessionarie hanno ritoccato i pedaggi. Il rincaro medio stimato è di poco superiore al 2% con punte più importanti su tratte al Nord-Est e Nord-Ovest che hanno allarmato soprattutto le aziende di trasporto e logistica, preoccupate per l’incidenza di tali rincari sulla loro competitività. Una analisi abbastanza equilibrata porta a ritenere però che si è quasi ad una omogeneità nel panorama europeo, specie per quanto concerne il trasporto pesante.