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Guida Egitto

Alzi la mano chi è immune al fascino dell’Egitto, terra ricca di misteri e di meraviglie da scoprire. Le piramidi, il Nilo, la Sfinge e le leggende legate alle mummie fanno della Repubblica Araba un luogo senza uguali, che impressiona e suggestiona ogni turista con le sue atmosfere esotiche ed estremamente coinvolgenti. Un Paese che vale la pena visitare, nonostante il popolo egiziano non sia pienamente consapevole delle potenzialità e dell’inestimabile ricchezza di questi luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato all’era di Tutankhamon, di Cleopatra e del bel Marco Antonio, che fece battere il cuore della bellissima regina egizia e di molte altre donne.

Passaporto e visto per l’Egitto

Chi programma un viaggio in Egitto deve innanzitutto tenere conto del fatto che sarà obbligatorio assolvere ad una serie di formalità previste dal Paese. Per potervi avere accesso, è indispensabile essere in possesso del passaporto o della carta d’identità valida per l’espatrio. La validità residua di entrambi dovrà essere di massimo sei mesi. Non verranno accettati documenti in prossimità di scadere, e neanche quelli corredati da certificato di proroga. Bisognerà portare con sé, inoltre, due fototessere recenti, da esibire al momento dell’arrivo in aeroporto. Non contate di farle una volta sul posto, perché gli scali dell’Egitto sono sprovvisti delle classiche macchinette che scattano foto istantanee. Le due immagini saranno allegate ad un modulo ad hoc, proveniente dalle autorità egiziane, che le hostess forniranno ai passeggeri a bordo dell’aereo oppure al terminal, subito dopo l’atterraggio. I viaggiatori dovranno inoltre essere muniti dell’apposito visto richiesto dal Paese, che si può richiedere prima della partenza o una volta giunti in aeroporto. Nel primo caso bisogna rivolgersi al Consolato della Repubblica Araba d’Egitto, che ha sedi distaccate in diverse città d’Italia. Nel secondo, invece, basterà chiedere ai terminal o al valico di frontiera. In entrambi i casi, la tassa da corrispondere allo Stato per l’ottenimento del visto, valido per un solo ingresso nel Paese, è pari a 15 dollari.

Cosa vedere in Egitto

Non appena avrete espletato queste imprescindibili formalità burocratiche, potrete finalmente raggiungere la meta della vostra agognata vacanza. È molto probabile che si tratterà del Cairo, una città destinata a rimanere nel cuore di chiunque abbia la fortuna e l’onore di visitarla. Per godere di tutte le sue meraviglie occorreranno almeno quattro giorni, perché la popolosa capitale offre un gran numero di attrazioni da non perdere. È il caso delle mitiche piramidi, simbolo indiscusso dell’Egitto, del museo dedicato alla storia dell’antica popolazione del Paese, delle varie moschee disseminate per la città e dei bazar, al cui fascino non c’è un solo turista che sappia resistere. Al momento di programmare le visite ai luoghi storici del Cairo, però, dovrete tenere bene a mente alcune importantissime informazioni di natura tecnica. Le piramidi, in particolar modo quella di Cheope, sono sempre affollatissime. L’ingresso è consentito ad un massimo di cento visitatori al giorno, per cui consigliamo di mettere la sveglia all’alba e di recarsi sul posto il prima possibile. Il biglietto d’ingresso è caro, ma tutto si può dire tranne che l’attrazione non valga ogni centesimo della cifra sborsata. Una volta riemersi, potrete tornare in centro e godere delle meraviglie architettoniche ed artistiche della capitale d’Egitto. Lasciatevi stupire dall’imponenza delle moschee di el-Azhar e di Ibn Tulun, ammirate i monumenti che adornano le strade e inoltratevi, se possibile, all’interno della parte antica di questo vivacissimo centro islamico, la cosiddetta città copta. Tra una visita culturale e l’altra, a livello di svaghi e intrattenimento non avrete che l’imbarazzo della scelta. Il Cairo è una città estremamente caotica ma anche divertente, dove potrete assistere a spettacoli di danza folcloristica e show dei dervisci danzanti, ma anche fare un giro al famosissimo mercato dei dromedari. Preferite assaporare l’atmosfera dell’Egitto che fu, in barba ai soliti itinerari consumistici e per turisti? Assicuratevi di visitare, allora, il complesso funerario di Saqqara, quello monumentale di Karnak, l’antica Tebe e il tempio di Deir el-Bahri, che venne fatto costruire in onore dell’amata regina Hatshepsut. È decisamente imperdibile, poiché incarna alla perfezione la solennità di questa città e della tradizione egizia, anche la Valle del re, delle regine e dei nobili. Altre tappe obbligate sono Esna, dove sorge il tempio di Khnum, Edfu, sede del tempio di Horus, che ancora oggi è perfettamente integro e in ottime condizioni, e Kom Ombo, dove hanno sede altri due splendidi templi. Se avete intenzione di recarvi nell’Alto Egitto, recatevi ad Assuan. Da qui potrete raggiungere in men che non si dica il complesso di Abu Simbel, che fu eretto su ordine dell’intramontabile Ramses II, e l’isola di File, un luogo incantevole e ricco di fascino. A chi è appassionato alla storia della civiltà egizia consigliamo un tour di Abydos, che se un tempo era luogo di pellegrinaggio oggi è sede di meravigliosi templi e conventi in stile classico. Sono meno note, ma assolutamente imperdibili, le piramidi di Dashur e Meidum: la prima ha una forma romboidale ed è rossa, mentre la seconda appartiene alla terza dinastia che dominò l’Egitto nei primi secoli dalla sua scoperta. Anche in questo caso, vale lo stesso consiglio che abbiamo fornito in merito alla piramide di Cheope: recatevi sul posto entro e non oltre le 8 del mattino, così da assicurarvi l’ingresso e risparmiarvi la lunga fila. Un’altra fascia d’orario ottimale per visitare questi luoghi d’interesse pubblico è quella che va dalle 12.30 alle 14, arco di tempo in cui i gruppo di viaggiatori sono soliti andare a pranzare. A quell’ora fa caldo, è vero, ma il caos, quanto meno, sarà ridotto ai minimi termini.

Non tutti coloro che si recano in Egitto, tuttavia, sono interessati alla storia dei faraoni e dell’antica popolazione. Molti turisti preferiscono fare direttamente rotta su località balneari come Hurgada e Sharm el-Sheikh, dove il sole splende tutto l’anno e la temperatura dell’acqua oscilla costantemente tra i 22 e i 30 gradi.

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Clima e meteo in Egitto

Piove solamente tra febbraio e marzo, ma si tratta di acquazzoni passeggeri che contribuiscono a rinfrescare l’aria e a rendere ancor più piacevoli i soggiorni in riva al mar Rosso. Il mese più problematico è però aprile, caratterizzato da un vento carico di sabbia che proviene da sud, il khamsin, che è capace di soffiare ininterrottamente dalla mattina alla sera per più giorni. La vera e propria stagione balneare, lungo la costa dell’Egitto, inizia ufficialmente il primo giorno di maggio, quando frotte di turisti affollano i lidi iperchic e confortevoli costruiti in spiaggia. In questo periodo dell’anno, invece, è sconsigliabile recarsi nella capitale, perché il clima sarebbe davvero troppo torrido e insopportabile. Visitatela, semmai, nei mesi compresi tra settembre e novembre, quando il clima è mite e il tempo più stabile. In qualunque periodo decidiate di partire alla volta dell’Egitto, ricordate sempre che non importa che mese o che stagione è: dopo il tramonto avrete sempre e comunque bisogno di una giacca o di un maglioncino di lana, perché il freddo, da queste parti, è pungente come non mai. Di giorno andranno benissimo dei semplici indumenti di cotone, che saranno più che sufficienti per affrontare le temperature miti della Repubblica Araba d’Egitto. Vi servirà qualcosa di caldo, anzi, caldissimo, nel caso in cui decidiate di salire in cima al Sinai, dove molti turisti si spingono per assistere al fatidico momento in cui il sole sorge e la luna si concede il meritato riposo. Attenzione alle escursioni termiche cui è soggetta la costa, in particolar modo il tratto che affaccia sul Mar Mediterraneo. Qui il clima è prevalentemente desertico, ma il vento tira così forte da causare dei repentini sbalzi di temperatura che rendono le notti quasi insopportabili.

Cosa portare in valigia

In valigia, dunque, dovrete avere di tutto un po’, in maniera tale da poter fronteggiare qualunque evenienza o condizione atmosferica: una crema solare con un elevato fattore di protezione, perché qui il sole picchia e non perdona, occhiali da sole, vari costumi da bagno, scarpe comode e capi d’abbigliamento sia leggeri che pesanti. Quanto al kit di emergenza, portate con voi pastiglie per prevenire o placare la dissenteria, spray antizanzare, creme idratanti per viso, corpo e labbra, borracce, farmaci da viaggio, collirio e una pila elettrica, da utilizzare in occasioni di eventuali visite notturne alle attrazioni del Paese.

Come arrivare in Egitto in aereo o via mare

L’Egitto, se dobbiamo dire la verità, non è collegato in maniera proprio ottimale. Non quanto altri Paesi del suo calibro, almeno. Non è isolato, ma neanche a portata di mano. Il mezzo di trasporto che consente di raggiungerlo più agevolmente e in tempi piuttosto rapidi, tuttavia, è l’aereo. Le rotte tra Italia ed Egitto sono effettuate dalle compagnie Egypt Air e Alitalia: la prima vola da Roma al Cairo tutti i giorni, fatta eccezione per il martedì e il mercoledì, mentre la seconda offre voli giornalieri per l’Egitto con partenza da Milano e dalla capitale italiana. Solo di lunedì, la compagnia di bandiera dell’Egitto garantisce collegamenti tra Roma e Luxor, Roma e Sharm el-Sheikh e Milano e Luxor. Rari, ma non introvabili, i voli charter, con partenze dai principali aeroporti dello Stivale. Chi volesse risparmiare sul viaggio, invece, dovrà mettere in conto di effettuare almeno uno scalo. Il consiglio è quello di prenotare un volo economico fino a Bruxelles, dove potrete poi imbarcarvi su un altro aereo non troppo costoso che vi porterà dritti in Egitto. A prescindere dal volo che prenoterete, la tassa d’imbarco per i voli internazionali avrà un costo di 21 euro. Volendo, potreste anche programmare di raggiungere la terra delle piramidi e dei faraoni in auto, ma sappiate che non sarà un’impresa semplice. Potreste incorrere, oltre che in vari intoppi di natura burocratica, nella stanchezza, perché per giungere nella Repubblica Araba dovrete necessariamente attraversare quattro Paesi: la Grecia, la Turchia, la Siria e, infine, la Giordania. E per quanto l’itinerario possa apparire estremamente affascinante, siamo sicuri che valga la pena di trascorrere ore e ore a bordo di un’automobile? Tutt’al più è meglio optare per un bel viaggio via mare. Non esistono collegamenti diretti, ma ci si può imbarcare su una nave mercantile della flotta di Strand Voyages o prenotare una bella crociera e godersi la traversata in tutta tranquillità dall’interno della propria cabina con vista mare. Per quanto riguarda la scelta del periodo in cui partire alla volta dell’affascinante terra d’Egitto, dovrete considerare una serie di fattori. Se volete immergervi fino in fondo nell’atmosfera del posto, decidete di trascorrervi il Capodanno islamico, una ricorrenza molto sentita. Sarebbe bello partecipare, inoltre, alla fine del ramadan, all’anniversario della nascita di Maometto e alla festa in onore del sacrificio di Abramo. Non partite a Pasqua o a Natale, sarebbe inutile. Queste feste, in Egitto, cadono otto giorni dopo rispetto al nostro calendario. La festa più importante resta, comunque, quella di primavera, che si celebra con delle grandi scampagnate all’aria aperta cui sono soliti partecipare anche i turisti che si trovano nella Repubblica Araba, accolti dalla popolazione come se fossero di casa. Tra i tanti eventi curiosi che costellano l’anno del Paese egiziano vale la pena citare, infine, il festival dei cammelli, che si svolge nella parte meridionale del Sinai, quello di musica araba, che viene organizzato ogni novembre nella capitale, e quello di danza orientale, che si svolge a luglio al Cairo e che attira migliaia di ballerini provenienti da ogni angolo del mondo. Le altre festività, bene o male, corrispondono con le nostre.

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Dove alloggiare in Egitto

Non vi resta che decidere, a questo punto, in quale struttura alloggiare durante il vostro indimenticabile soggiorno in Egitto. Questo Paese, per fortuna, offre un’infinita varietà di sistemazioni, da scegliere in base alle proprie esigenze e disponibilità economiche. Optate per un hotel a cinque stelle se siete esigenti e volete trattarvi bene, accontentavi di un letto in ostello se, invece, non avete troppe pretese. Il prezzo di quest’ultima soluzione varia tra i 4 e i 16 euro, la cifra ideale per il globetrotter che vuole girare il mondo in lungo e in largo senza strafare. Brutte notizie, di contro, per i campeggiatori: in Egitto non ci sono molte strutture destinate a chi, come voi, ama la tende e le stelle, perché per ragioni di sicurezza è proibito dormire all’aperto. Dovrete optare, tuttalpiù, per un piccolo bungalow al chiaro di luna, che è sempre meglio di niente.

Cosa mangiare in Egitto

Quanto al cibo, non prendete decisioni affrettate. Sappiate che la cucina tipica dell’Egitto è piuttosto speziata, ragion per cui le pietanze della tradizione potrebbe risultare particolarmente sgradevoli al vostro palato. Buttatevi sulla carne, alla quale, di solito, non viene aggiunto altro se non una macinata abbondante di pepe. Andrete sul sicuro ordinando del pesce, anche se in alcuni casi viene servito accompagnato da una manciata eccessiva di cumino, che in Egitto è un condimento passepartout del quale si tende ad abusare. Troverete filetti e fritture da leccarvi i baffi, ovviamente, lungo le coste del Mediterraneo e del Mar Rosso, dove i turisti sono soliti fare delle vere e proprie scorpacciate di pesce freschissimo. Se non amate il piccante, optate per la mouloukheya, una semplicissima zuppa di erbe dal retrogusto dolce. Non è quel che si dice un’esplosione di sapori, ma è nutriente e non brucia troppo. Volete gustare un piatto tipico della tradizione locale? Via libera all’hamana, il piccione, che gli chef e le donne egizie sanno cucinare in tantissimi modi diversi. E se volete onorare la cucina della Repubblica Araba, non potrete fare a meno di ordinare quel che non può mancare mai sulla tavola imbandita dell’egiziano doc: il pure di lenticchie, le verdure crude, le fave, il foul e le melanzane cosparse di olio di sesamo, succo di lamun, cumino e sale. Per quanto riguarda le bevande, è bene che sappiate che in Egitto il succo di frutta non teme rivali. Viene preparato a qualsiasi ora del giorno e della notte, con frutta fresca di stagione. La birra non è un granché: è leggera, bionda, ma in compenso è indicata per accompagnare qualunque pasto. Gli egiziani sanno fare meglio il caffè e il tè, che spesso vengono offerti dai venditori dei bazar agli acquirenti, per rifocillarli nel bel mezzo di un’estenuante trattativa. Occhio, in linea di massima, ai ristoranti. Non fidatevi di quelli troppo economici, perché a prezzi bassi equivarranno, quasi sicuramente, delle pessime condizioni igieniche.

Tra le “cose” da provare, al di là del cibo, c’è sicuramente il narghilè, quello che gli abitanti del posto chiamano sciscia. Si tratta sostanzialmente di un contenitore d’acqua, all’interno del quale viene introdotto del tabacco aromatizzato. Il fumatore lo aspira attraverso un tubicino flessibile che culmina in una spirale, lungo la quale il fumo si raffredda prima di giungere dritto in bocca. Tra i sapori più in voga citiamo caffè, ananas, melassa, menta e l’inusuale, ma accattivante, gomma da masticare.

Le regole d’oro da rispettare in Egitto

C’è un altro aspetto che bisogna assolutamente affrontare, quando si decide di programmare una vacanza in Egitto. Chi visita il Cairo o le località della costa dovrà sempre mantenere un comportamento posato e rispettoso, in ottemperanza al rigido codice che vige nella Repubblica Araba. Niente pantaloncini e gonne corte per le donne, che dovranno evitare di mostrarsi troppo amichevoli con gli esponenti del sesso maschile. Niente effusioni in pubblico, neanche se vi trovate in Egitto per la vostra luna di miele. Baciarsi o abbracciarsi alla luce del sole, in Egitto, è assolutamente sconsigliabile. Nel periodo in cui gli abitanti osservano il Ramadan, dovrete inoltre evitare di fumare, bere alcolici e mangiare in presenza di altre persone, fino a che il sole non sarà tramontato. In attesa della sera, quando potrete finalmente “scatenarvi”, concentratevi sullo shopping, ma sappiate che i venditori, qui, sono molto insistenti. Cercheranno in tutti i modi di rifilarvi cammelli, gioielli, abiti, papiri, giri a bordo di improbabili calessi, taxi, bottiglie d’acqua, cibo, cartoline e guide, e non si stancheranno fino a che non avrete comprato almeno qualcosa da loro. Suggeriamo, infine, di non esibire denaro o oggetti preziosi in pubblico. L’Egitto, malgrado il settore del turismo sia tanto prosperoso, è un Paese tendenzialmente povero, dove molte famiglie sono costrette a vivere senza neanche i beni di prima necessità. Meglio non rischiare.

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