Home / Itinerari / Hai mai sentito parlare di blind booking? Ecco la nuova moda per i viaggi

Hai mai sentito parlare di blind booking? Ecco la nuova moda per i viaggi

La moda del blind booking si è diffusa da poco, ma nel giro di breve tempo ha già conquistato un sacco di turisti e di appassionati di viaggi. Come il nome lascia intuire, si tratta di viaggi “alla cieca”, dal momento che non si conosce la destinazione verso la quale si è diretti. Il blind booking può essere scelto per i viaggi a breve termine o per i last minute, ma quel che conta è che fino alla fine della prenotazione la meta in cui ci si recherà rimarrà ignota, una vera e propria sorpresa.

Il blind booking con Utravel

Per mettere alla prova le emozioni offerte dal blind booking italia ci si può affidare a UTravel, che permette – per esempio – di concedersi un viaggio tutto compreso a Cuba a un prezzo inferiore ai 700 euro. UTravel è un viaggio pensato per gli studenti universitari e per i loro compagni di viaggio che non hanno ancora compiuto 30 anni: organizzato dal gruppo Alpitour, fa dell’effetto sorpresa il proprio marchio distintivo, visto che si basa sulla formula del blind booking. Il meccanismo di funzionamento è davvero semplice: non bisogna far altro che selezionare un periodo di una settimana in cui si vuole partire. La partenza avverrà in uno dei 7 giorni inclusi nella scelta, mentre il ritorno avverrà dopo 7 o 14 giorni.

Come viaggiare con il blind booking

UTravel mette a disposizione 3 differenti pacchetti tra i quali scegliere, tutti all inclusive: Wow! costa 899 euro, Yeah! costa 699 euro e Baang! costa 499 euro. A quel punto… non bisogna fare nient’altro, perché tutta l’organizzazione del viaggio, in ogni dettaglio, è compito di Alpitour. Davvero ampia è la rosa di destinazioni in cui si può essere diretti, dalle Maldive al Messico, passando per Capo Verde. La meta viene rivelata pochi giorni prima della partenza, e la formula all inclusive che caratterizza il pacchetto comprende colazione, pranzo e cena già pagati, così come l’open bar per ogni sera. Ci sono anche destinazioni che propongono la formula soft all inclusive, con la differenza che non è previsto l’open bar serale.

La magia del blind travel

Che si parli di blind booking o di blind travel, il concetto è sempre lo stesso: si è pronti a viaggiare ma non si sa dove finirà, per sperimentare un brivido supplementare da condividere con i propri amici o con la propria famiglia. Il fenomeno – e non poteva che essere così – ha preso il via negli Stati Uniti, ma nel giro di qualche mese si è diffuso anche al di qua dell’Oceano Atlantico. Negli Usa ci sono tour operator che si sono specializzati proprio in questo tipo di offerte, anche in modo redditizio, ma a dir la verità l’idea di partenza del blind travel deve essere attribuita a Georgia Harman e James Robinson, due studenti che hanno creato il kit di una linea aerea ipotetica con una carta di imbarco su cui la destinazione è coperta da una superficie argentata.

Gratta e parti

La superficie deve essere grattata: così si può scoprire dove si andrà e il viaggio può iniziare. Una sorta di gratta e vinci, che da idea iniziale concepita per una semplice tesina è stata convertita in breve in un trend di successo nell’ambito del marketing di viaggio, che è stato fatto fruttare da varie startup.

Come funziona

A seconda del tour operator a cui ci si rivolge il blind booking può assumere declinazioni differenti. In alcuni casi, per esempio, è possibile specificare il budget che si desidera non superare. Di sicuro i viaggi a scatola chiusa sono attraenti, non solo per i gruppi di ragazzi ma anche per le famiglie che vogliono regalare ai bambini esperienze diverse dal solito. Molte sono anche le coppie, decisamente interessate alle destinazioni al buio.

Leggi anche

vacanza relax in Italia

Turismo del benessere: cos’è e perché vale la pena pensarci!

Ammonta a quasi 12 miliardi di euro il fatturato del turismo del benessere in Italia ...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.