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Visto e passaporto per l’Indonesia
Prima di partire per l’Indonesia bisogna assicurarsi di avere un passaporto non solo in corso di validità, ma che abbia in tal senso una durata residua di almeno 180 giorni. Questa non è l’unica accortezza che bisogna avere prima di partire, visto che è necessario munirsi di un visto. Per quanto concerne questo aspetto va specificato che i visti sono di due tipi: ve ne è uno che è di durata mensile e che può essere esteso per un altro mese e che viene rilasciato direttamente all’arrivo in Indonesia e il cui costo al momento è di 25 dollari. La sua denominazione è Visa on Arrival. Ve ne è poi un secondo, che si differenzia da quello appena descritto per diversi aspetti: prima di tutto relativamente alla durata iniziale, che è di 60 giorni e che si può andare a prorogare più di una volta. Il suo costo è di 75 dollari e si deve richiedere prima di essere in viaggio per l’Indonesia. La risposta su dove bisogna recarsi per ottenerlo è molto semplice: l’Ambasciata. Bisogna prestare molta attenzione a non ritrovarsi con il visto scaduto, visto che tale condotta viene considerata un reato molto serio in Indonesia e la pena prevista è una multa decisamente alta e l’espulsione.
Indonesia, quando andare?
Per quel che riguarda il miglior periodo nel quale recarsi in Indonesia, va prima di tutto detto che questa realtà asiatica ha un clima per la maggior parte di tipo equatoriale, il che significa nel concreto la presenza di una umidità a livelli molto alti e temperature decisamente orientate verso l’alto. Tuttavia, andando a vedere le singole isole, si può dire che l’umidità risulta abbastanza simile in ogni parte dell’Indonesia, mentre le temperature possono andare da 20° gradi di minima ad oltre 35°di massima. Da un punto di vista del miglior periodo per visitare il Paese, senza dubbio si deve indicare il periodo che va da giugno fino a settembre, quando il clima si presenta più secco. Nel periodo che invece va da dicembre a marzo si è d fronte a quella che è nota come la stagione delle piogge, che pur essendo per certi versi decisamente affascinante, rende una visita a questa splendida realtà decisamente faticosa e complicata.
Itinerario di viaggio: dove andare
L’Indonesia è non solo la realtà nazionale numericamente più importante per quanto riguarda la religione islamica, ma è anche un paese che è caratterizzato da una miriade di isole e visitarla tutta in un unico viaggio, a meno che non si decida di fermarvisi diverso tempo, risulta impresa decisamente improba. Se questo, da un certo punto di vista, risulta uno svantaggio, dall’altro lato potrebbe invece risultare un punto a favore, visto che sono davvero tanti gli itinerari che si possono creare, decidendo quindi di concentrarsi su determinate zone dell’Indonesia nel corso della propria vacanza. A puro titolo di esempio si potrebbe ad esempio fare una scelta che porti a visitare con particolare attenzione le isole più famose, quelle che ormai chiunque, in ogni parte del mondo, conosce, ovvero Java, Sumatra e Bali, che costituiscono decisamente la cartina di tornasole delle diverse anime che compongono l’Indonesia, realtà decisamente particolare e multiforme, oltre che in forte espansione da un punto di vista prettamente economico.
I principali luoghi di interesse
Ma quali sono i principali luoghi di interesse da visitare in Indonesia, quello che è definibile come lo Stato-arcipelago più esteso del mondo, grazie alle sue quasi 18 mila isole? Il primo luogo che si può citare è l’isola di Giava. Qui la primissima attrazione da prendere in considerazione sono le rovine del tempio di Borobudur. Questo luogo di culto venne edificato nel corso del XI secolo e venne lasciato cadere in rovina sul finire del 1400. Questo affascinante luogo si può dire che abbia ripreso vita in epoca moderna, prima con la sua scoperta da parte di un gruppo di archeologi nel corso del 1800 e poi con la restaurazione di cui è stato oggetto sul finire del XX secolo. Sempre nell’isola di Giava ci si può imbattere in diverse bellezze naturali, come ad esempio il Vulcano Bromo. Questo colosso della natura, che arriva a più di 2000 metri di altezza è ubicato nel Parco Nazionale di Bromo Tengger Semereu. Si può quindi passare a Bali, realtà molto amata dai turisti per la presenza di molta vita notturna. Concentrandoci sulle attrazioni di tipo culturale vi è il Tempio di Pura Ulun Danu Bratan ed è uno dei luoghi di culto più importanti per quella parte di popolazione indonesiana che si riconosce nell’induismo. Passando poi all’isola di Sumatra, si può citare una delle bellezze naturali più belle non solo dell’Indonesia, ma di tutta l’Asia, ovvero il Lago Toba. La sua particolarità sta sia nella estensione di oltre 100 km che nella sua origine, di natura vulcanica. Molto affascinante la presenza di una piccola isola proprio sul lago. Quindi, tornando indietro sull’isola di Giava, va citato il Prambanan. Questo nome particolare sta ad indicare un luogo dove si trovano diversi luoghi di culto induisti la cui edificazione è avvenuta più o meno nello stesso periodo, ovvero nel corso del secolo XI. Una delle caratteristiche principali di tutti i templi che si trovano in questa zona è sicuramente il loro essere stati costruiti prediligendo l’altezza. Infine, se dovesse avanzare un po’di tempo, vale la pena visitare il Parco Nazionale di Lorentz: qui si è immersi in una natura incontaminata e si possono osservare tantissime specie di animali e piante.