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Guida Namibia

I deserti del Kalahari e del Namib, con le spettacolari dune di Sossusvlei, le più alte al mondo; il Parco Nazionale di Etosha, situato in un ambiente desertico che si trasforma in un lago durante la stagione delle piogge; la costa degli Scheletri (Skeleton Coast), così chiamata per i numerosi relitti di navi che si sono arenate dopo avervi fatto naufragio; il Fish River Canyon, maestoso e paragonabile al Gran Canyon degli Stati Uniti; le sue popolazioni originarie, gli herero, gli ovahimba e gli ultimi boscimani. Tutto questo è la Namibia, la vecchia Africa del sud ovest dove oggi bianchi e neri convivono pacificamente e lavorano fianco a fianco per lo sviluppo di questo ricchissimo Paese.

Passaporto e visto per la Namibia

Per entrare in Namibia il viaggiatore italiano deve essere in possesso del passaporto valido per i 6 mesi successivi all’entrata e dotato di 2 pagine non ancora utilizzate.
Per permanenze inferiori ai 90 giorni non è necessario alcun visto.

Namibia: cosa vedere

Chi visita la Namibia lo fa soprattutto per interesse naturalistico.
Dalla capitale Windhoek, puntando verso nord si raggiunge il parco di Etosha, nel quale è possibile incontrare branchi di elefanti, bufali, gnu, antilopi, giraffe, rinoceronti, iene e, con un po’ di fortuna, anche i grandi felini africani, leoni e ghepardi.
Proseguendo per Opuwo, condizioni delle strade permettendo, si giunge ai piedi delle cascate di Epupa e, successivamente, al cospetto dei villaggi himba disseminati nel deserto del Kaokaveld.
Dai petroglifi di Twyfelfontein giù verso il mare, i relitti e le dune della Costa degli Scheletri (Skeleton Coast), il deserto del Namib e le altissime dune di Sossusvlei dagli incredibili colori.
Il Fish River Canyon e il deserto del Kalahari, comprendente tre parchi nazionali e ospitante ancora qualche sparuto gruppo di boscimani ed ottentotti, sono tra le cose fondamentali da non perdere assolutamente.

Namibia: quando andare

Il periodo migliore per raggiungere il Paese è l’inverno australe, ovvero il periodo compreso fra i mesi di maggio e agosto, quello climaticamente più secco e fresco.
Durante il giorno le temperature oscillano tra i 18°C e i 25°C mentre la notte possono scendere anche al di sotto dello zero.
L’estate (settembre-aprile) è generalmente umida e piovosa.
Durante il giorno le temperature oscillano tra i 20°C e i 35°C, con punte di oltre 40°C nell’estremo nord e sud del Paese.
Durante il periodo più caldo (quello fra dicembre e marzo), durante il quale si concentrano anche le maggiori precipitazioni, è meglio evitare il parco di Etosha e il deserto del Namib nelle ore diurne ed è caldamente consigliato l’uso di un’auto 4WD, poiché in caso di temporali le strade diventano impercorribili a bordo di auto normali. Lungo la costa il clima è più stabile e le temperature difficilmente superano i 25°C.

Da mettere in valigia

Vestiti di cotone e leggeri per l’estate australe, un abbigliamento pesante e tecnico per affrontare l’inverno. Sulle coste, è consigliabile portare sempre con sé una giacca a vento che protegga dalle condizioni climatiche spesso estremamente variabili, fredde, umide e ventose.
Sarà necessario anche un buon sacco a pelo qualora pensiate di campeggiare: nell’entroterra le notti sono fredde per buona parte dell’anno.
Ricordate di includere anche una borraccia, un binocolo, una pila, un paio di occhiali da sole, un filtro solare ad elevata protezione ed un cappello. Procuratevi carte stradali aggiornate e dettagliate.
Usate zaini o borsoni comodi e lasciate a casa le valigie più eleganti: percorrere le piste namibiane metterà a dura prova ogni tipo di attrezzatura.
A tal fine risulterà utile portare con sé ampie buste con le quali avvolgere i bagagli: così eviterete che la polvere penetri in ogni fessura.

Voli per la Namibia

Dall’Italia non esistono voli diretti per Windhoek, la capitale della Namibia. È necessario acquistare voli con uno o più scali, che impongono di transitare attraverso altri paesi europei o, più frequentemente, da Johannesburg in Sudafrica.
Da Francoforte partono i voli della compagnia di bandiera Air Namibia (tel. 065410606; www.airnamibia.com.na), la sola che offra un volo diretto dall’Europa (circa 11 ore e 30 minuti da Roma a Windhoek con scalo a Francoforte).
In alternativa, via Johannesburg o Città del Capo, è possibile giungere a Windhoek con South African Airways (www.flysaa.com) partendo da Milano e da Roma, sempre via Francoforte.
Il volo con Egypt Air via Cairo è sicuramente più economico, ma sconsigliabile a causa degli immancabili ritardi.

Trasporti locali

L’auto è di gran lunga il mezzo migliore per viaggiare in Namibia. Qui le strade sono generalmente in buone condizioni, anche se nella maggior parte dei casi sterrate e prive di segnaletica. Esistono comunque tronchi stradali asfaltati che collegano le principali città, ma anche Windhoek con il Parco di Etosha, una delle attrazioni turistiche più gettonate del paese.
Le auto a noleggio hanno costi contenuti se paragonati ai prezzi di alcune nazioni confinanti, quali Zimbabwe e Botswana.
Con l’auto a noleggio, ritirata presso l’aeroporto della capitale, è consentito entrare in Botswana, Sudafrica e Zimbabwe.
L’accesso al Botswana è garantito dall’avamposto di confine di Buitepos, oppure attraverso la Caprivi Strip, che al momento è nuovamente percorribile dopo le turbolenze che hanno interessato l’area circostante negli scorsi anni.
Chi volesse abbinare al proprio viaggio in Namibia una visita del Botswana e del Delta dell’Okavango, può entrare in Botswana presso Buitepos ed in 5 ore raggiungere Maun, con un notevole risparmio di denaro rispetto all’aereo.
In alternativa alle auto a noleggio, esiste un servizio di autobus che collega Windhoek a Maun e che opera una o due volte a settimana in base alla stagione.
In Sudafrica si entra attraverso i posti di confine di Ariamsvlei, Noordoewer e Rietfontein.
In Zimbabwe attraverso la Caprivi Strip o via Botswana. Tuttavia, per transitare in Zimbabwe è necessario stipulare una polizza assicurativa supplementare per una durata minima di 5 giorni.
Tutti i parchi e le aree protette della Namibia richiedono il pagamento di un biglietto di ingresso per persona, più uno valido per il veicolo sul quale si sta viaggiando.
In media, la spesa si aggira sugli 80 dollari namibiani a persona più 20 per il veicolo.

Spostamenti e trasporti

Voli interni

Air Namibia (www.airnamibia.com.na) prevede voli interni regolari tra la capitale e alcune delle località più note del Paese (Luderitz, Katima Mulilo, Keetmanshooo, Mokuti Lodge, Ondangwa, Oranjemund, Tsumeb e Walwis Bay).
In abbinamento al volo intercontinentale è possibile usufruire di alcune tariffe scontate.
Se dovete recarvi in località diverse e lontane da quelle indicate sopra, ma regolarmente servite da Air Namibia, potete noleggiare un volo charter. Allo scopo esistono alcune agenzie abilitate (le più affidabili sono Namibia Commercial Aviation, Westair Wing Charters).

Mezzi pubblici

Il servizio ferroviario è lento ma affidabile.
La linea ferroviaria a scartamento ridotto copre la tratta Windhoek- Swakopmund via Okahandjia e giunge fino a Walwis Bay (Star Line, prenotazioni tel. 61-2982032, www.transnamib.com.na).
La linea che va dal Sudafrica a Windhoek via Keetmanshop e che prosegue verso nord via Okahandjia Omaruru, Otjiwarongo fino a Tsumeb e Grootfontein, è una linea molto lenta (non elettrificata) e sconsigliata ai turisti.
La linea Desert Express è invece appositamente dedicata ai turisti (www.desertexpress.com.na). I treni che la percorrono sono dotati di lussuose carrozze letto e ristorante e coprono la tratta Windhoek-Swakopmund e viceversa.
In alternativa, è possibile optare per il bus.
Vi sono confortevoli ed economici autobus che collegano la capitale a Mariental-Keetmanshoop, Otjiwarongo-Tsumeb e Okahandja-Karibib-Swakopmund (Intercape Mainliner, www.intercape.co.za). Alcune linee minori sono servite dai bus della TransNamib StarLine.

Mezzi a noleggio

Sebbene esista la possibilità di noleggiare piccoli aerei da turismo (2.750 dollari namibiani all’ora), il mezzo più diffuso per spostarsi all’interno del Paese resta di gran lunga l’automobile.
Molte località risultano accessibili a bordo di auto berline durante tutto l’arco dell’anno, tuttavia, la maggior parte delle strade versa in cattive condizioni (anche se queste sono larghe e ben battute). L’unica strada a scorrimento veloce è la B1, che attraversa tutta la Namibia da nord a sud e giunge fino a Città del Capo (Sudafrica).
Durante la stagione delle piogge (da novembre a marzo) è raccomandabile il noleggio di auto 4×4 dotate di aria condizionata, considerate le temperature estreme tipiche dell’estate australe.
Durante l’inverno (che va da maggio ad ottobre) è necessario considerare il noleggio di auto berline, tranne che per alcuni itinerari (situati specialmente del nord: Epupa e Ruacana) in cui è tassativo l’utilizzo di automobili 4WD.
Il noleggio di un’auto (utilitaria) costa a partire da 40 euro al giorno a chilometraggio illimitato, tasse e assicurazioni incluse.
Il noleggio di un auto 4×4 costa circa 90-130 euro al giorno, mentre per un mini-camper si parte da 150 euro.
Conviene portare sempre con sé una carta di credito poiché il deposito cauzionale in contanti risulta piuttosto oneroso. A seconda dei luoghi che vorrete raggiungere, valutate qualche assicurazione aggiuntiva (vetri, fondo macchina), poiché le strade sterrate e spesso dissestate possono causare danni anche rilevanti all’automobile.
A tal proposito, riferiamo la nostra esperienza con Europcar: dopo aver stipulato le assicurazioni aggiuntive sopracitate ed aver riconsegnato la macchina, abbiamo chiesto che venissero fatte tutte le verifiche del caso in modo da saldare eventuali pendenze. Ci era stato confermato, per ben tre volte, che era tutto a posto e nulla era dovuto in più. Tornati in Italia, dopo circa 1 mese, sulla carta di credito ci siamo visti addebitare una somma superiore ai 100 euro senza alcuna specifica.
Valutate quindi con attenzione se rivolgervi a tale agenzia.
Quando noleggiate un’auto verificate che ci sia almeno una ruota di scorta, meglio ancora due: bucare è abbastanza facile. Le ruote di scorta devono essere restituite in buono stato per cui, in caso di necessità, è meglio che la acquistiate per conto vostro.
A causa delle condizioni precarie delle vie di comunicazione, si consiglia di non superare mai i 60-70 km/h.
Ricordate che sullo sterrato l’esito di una frenata brusca può rivelarsi disastroso, pertanto rispettate sempre le distanze di sicurezza.

Altri mezzi

Se volete vivere un’esperienza indimenticabile potete compiere una gita in mongolfiera ed osservare dall’alto le meravigliose dune di Sossusvlei: la vista è incantevole ma il costo non è proprio economico (2500 dollari namibiani a persona per un’ora di volo).

Hotel in Namibia

Le sistemazioni sono generalmente buone e a buon prezzo. Praticamente tutti gli alberghi (tranne quelli a gestione statale situati nei parchi), offrono la prima colazione inclusa nel costo della camera.
La capacità ricettiva del Paese non è molto vasta, soprattutto al di fuori delle grandi città (Windhoek e Swakopmund) e si basa principalmente sull’offerta dei privati che si sono organizzati per l’accoglienza del turista.
Risultano quasi del tutto assenti le grandi catene alberghiere europee ed americane. Per questo motivo, durante l’alta stagione che va da maggio ad ottobre, i posti disponibili sono limitati. Si consiglia di effettuare le prenotazioni con largo anticipo, utilizzando sempre i canali ufficiali (www.bed-breakfast-namibia.com; http://www.hannamibia.com/).
I costi delle pensioni e degli hotel partono dai 30 euro cadauno e sono completi di prima colazione.
Gli hotel più lussuosi offrono sistemazioni a 130-160 euro per una camera doppia.
Leggermente più cari i lodge che prevedono la mezza pensione. Troverete lodge di ottimo livello e quindi piuttosto cari, ma anche lodge più economici (circa 25 euro a persona), di buon livello e puliti.
In alternativa, si può campeggiare in uno dei numerosi camp grounds sparsi in tutto il Paese.
Il costo dei campeggi si aggira intorno agli 8 euro a persona con tenda propria. I campeggi sono generalmente ben tenuti, con piazzole di sosta fornite di acqua corrente, possibilità di accendere il fuoco e servizi (bagni e docce con acqua calda) puliti e perfettamente organizzati.
Se intendete campeggiare, ricordate che di notte le temperature si abbassano notevolmente e che sono necessari sacchi a pelo adeguati.
Una buona alternativa potrebbe essere quella di noleggiare un’auto provvista di tenda sul tetto: comodissima da montare e smontare, vi assicurerà un posto letto in ogni occasione.
Durante la stagione turistica, i campeggi sono molto frequentati e le loro dimensioni non sempre sufficienti ad assicurare un posto a tutti.
Il campeggio libero nelle zone più selvagge richiede una perfetta conoscenza dei luoghi: gli animali selvatici, leoni e rinoceronti compresi, non vivono soltanto all’interno dei parchi nazionali. Evitate di piantare la tenda nei luoghi di passaggio frequentati dagli animali ed evitate di disturbarli.
Portate con voi riserve d’acqua ed alimentari sufficienti ed una buona scorta di benzina, non abbandonate rifiuti e non lasciate mai le piste battute. Avvalersi di una guida specializzata può rivelarsi un’ottima opzione.

Cucina

Numerose pietanze tipiche della cucina namibiana derivano dalla tradizione europea, che nei secoli scorsi ha fortemente influenzato il Sudafrica e la Namibia.
Sono popolarissime le grigliate di carne, infatti, molti hotel e i campi di Etosha mettono a disposizione il barbecue (braai) di fronte ad ogni bungalow. Potrete assaggiare carne di manzo ed agnello, springbok, struzzo, zebra, kudu e coccodrillo.
A tutto ciò si aggiunge l’ottimo pescato, che è possibile mangiare sulla costa ma anche nel resto del Paese (20 euro per un pasto a base di crostacei, 7-15 euro il costo di un pasto medio).
L’aridità del terreno non permette la coltivazione di frutta e verdura, pertanto gli unici prodotti di questo genere vengono importati dal vicino Sudafrica.
I dolci sono quelli tipici tedeschi: strudel e torta sacher o torta di ciliegie.
Ottima anche la birra, sia chiara che scura, eccellenti i vini sudafricani.
Se volete assaggiare qualcosa di inconsueto, provate i vermi secchi di mopane, bruchi stufati considerati dai locali una vera e propria prelibatezza.

Comportamenti

Non esistono comportamenti particolari da rispettare, tranne le normali regole del buon senso.
Quando si desidera fotografare qualcuno, è buona norma chiedere il permesso e concordare una mancia prima di procedere.
Nei villaggi indigeni tutto ciò deve avvenire parlando direttamente con il capo villaggio, un atto di riconoscimento dovuto da parte del turista e ben considerato dall’intera tribù.
Se pensate di fermarvi in qualche villaggio potete portare con voi qualche dono: sono ben accetti farina, sale, tabacco, biscotti e candele.
Evitate di offrire caramelle ai bambini: sono apprezzatissime ma i locali non possono contare sulla presenza dei dentisti per curare le carie.
Se volete donare medicinali non consegnateli ai singoli cittadini (che magari non saprebbero come usarli o potrebbero usarli in maniera errata) ma dateli a qualche ente preposto.

Festival e tradizioni

Il festival più importante del Paese è l’Herero Day che si svolge a Okahandjia, a nord di Windhoek, durante il mese di agosto (dal 23 al 26).
Le popolazioni herero di tutto il Paese nei giorni stabiliti indossano i loro variopinti costumi tradizionali per celebrare il ritorno in patria della salma di Samuel Maharero. I capi delle tribù marciano partendo dal cimitero dove sono sepolti i membri della dinastia Maharero, Hosea Kutako (a cui è intitolato l’aeroporto internazionale) e Clemence Kapuuo.
I giorni festivi sono: 1 gennaio, 21 marzo (Indipendenza), Venerdì Santo e Lunedì di Pasqua, 1 maggio, 4 maggio (Festa di Cassinga), l’Ascensione, 25 maggio (Festa per la Libertà dell’Africa), 26 agosto (Festa degli Eroi), 10 dicembre (Giornata dei Diritti Umani), Natale e 26 dicembre (Festa della famiglia).

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