Il paradiso di Sharm el Sheikh è così affascinante che si ha solo l’imbarazzo della scelta di fronte allo spettro ampio di attività a cui ci si può dedicare nel corso di una vacanza. Non solo mare e spiagge, insomma, ma tante opportunità che vale la pena di cogliere per divertirsi e rilassarsi, da soli in compagnia. Anche di notte: una delle esperienze più suggestive che si possano vivere è un’escursione di notte grazie a cui osservare le stelle e il cielo della Valle di Mander. Finalmente si può dire addio all’inquinamento luminoso che contraddistingue le nostre latitudini, e in più si ha la chance di vivere in prima persona l’ospitalità beduina, tra feste a lume di candela e ore trascorse in tenda.
La vecchia Sharm
Per entrare in contatto con le tradizioni e la cultura della popolazione locale, vale la pena di fare tappa anche nella zona vecchia di Sharm, nota anche con il nome di Old Market: è un piacere concedersi una passeggiata tra le strade del centro storico, che mette in mostra la propria vivacità e la propria eterogeneità, anche a livello culturale. Che si abbia voglia di fare compere o semplicemente di assaporare le spezie e le erbe del posto, è bene ricordare che i prezzi di solito sono bassi, ma i commercianti sono abituati a contrattare.
Una visita religiosa
Un’altra delle attività a cui ci si può dedicare nel corso di una vacanza a Sharm è una visita di carattere spirituale in un edificio di enorme valore non solo dal punto di vista religioso ma anche sotto il profilo architettonico: si tratta della Cattedrale di Heavenly, conosciuta per essere la chiesa ortodossa copta più grande di tutta Sharm. Chi ha la fortuna di osservarla dall’interno si può rendere facilmente conto della sua imponenza, impreziosita dalle pitture murali religiose, che riportano la rappresentazione di scene bibliche, e da affreschi di fronte ai quali è impossibile rimanere insensibili. La cattedrale è stata costruita nel giro di appena un paio di anni ed è situata nel quartiere di Hay el Noor, non lontano dalla Moschea di Al-Mustafa.
La barriera corallina
Grazie all’organizzazione di un viaggio con Alpitour, non si corre mai il rischio di lasciarsi scappare qualche occasione preziosa. Per esempio, tra le spiagge di Sharm el Sheikh che è quasi obbligatorio vedere prima di tornare in Italia c’è quella di Ras Um Sid, che si trova nella zona meridionale del territorio, nei pressi dell’area del faro. Questa location è un punto di riferimento apprezzato anche dai sub, dal momento che l’area è attrazzata per le immersioni, oltre che per lo snorkeling: così, tutti possono osservare da vicino i colori e la magia della barriera corallina. Il percorso per arrivare è breve: in taxi non ci vuole più di una ventina di minuti.
Le altre proposte
Un ulteriore suggerimento che merita di essere preso in considerazione è quello che prevede di dirigersi verso l’Isola del Faraone, ubicata a poco più di 200 metri di distanza dalla costa, tra le acque del golfo di Aqba. La fortezza edificata sull’isola spicca per la sua grandezza: risale al XII secolo, quando venne realizzata dai Crociati che, in questo modo, intendevano offrire un riparo ai pellegrini in viaggio da Gerusalemme e diretti verso il Monastero di Santa Caterina. Se si sale sulla parte superiore della rocca, quando il cielo è terso si riescono a vedere anche l’Arabia Saudita, la Giordania e Israele.
Infine, non si può dimenticare la già menzionata Moschea di Al-Mustafa, per la quale è previsto l’ingresso libero. Con la sua facciata in marmo, riserva un aspetto stupefacente, valorizzato dai tanti minareti torreggianti che circondano la cupola. Anche solo una passeggiata nell’area esterna trasmette una sensazione di relax e quiete.