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Guida Francia

Malgrado si trovi in Europa, la Francia è un Paese estremamente diverso da tutti quelli che costituiscono il Vecchio Continente. E non solo per lo spiccato patriottismo dei suoi abitanti, per l’innegabile pulizia delle sue strade e per una lingua che non ammette contaminazioni, ma per tantissimi altri fattori che fanno di essa uno Stato unico ed estremamente affascinante sotto ogni punto di vista. La verità, infatti, è che i francesi amano distinguersi, e lo dimostra il fatto che abbiano escogitato mille strategie per crearsi un’identità tutta loro e non confondersi con la massa. Hanno letteralmente snobbato, ad esempio, la funzionalità di quello che per gli italiani è un bene indispensabile, vale a dire il bidet. Non solo non è contemplato all’interno delle loro toilette minimaliste, ma quando lo si nomina fingono addirittura di non sapere neanche cosa sia. Così, giusto per non dare soddisfazione a chi sostiene con fierezza l’importanza di questo sanitario. In compenso, però, checché se ne dica, la Francia può vantare un sacco di altre cose che molti Paesi europei, purtroppo, non hanno. O che magari hanno, sì, ma che non sanno tutelare e preservare come fanno i cittadini francesi. È il caso dei parchi, se vogliamo, che Oltralpe sono talmente curati e impeccabili da fare invidia al mondo intero. Non si tratta di minuscole aiuole spelacchiate in mezzo a mucchi di cemento e di asfalto rovente, ma di giardini principeschi e regali adornati da splendidi fiori ed alberi secolari che offrono una piacevole frescura anche nelle giornate più afose. Dei veri e propri angoli di paradiso nel bel mezzo delle città, dei luoghi in cui rintanarsi e godersi la gioia di vivere in un Paese dove tutto funziona a meraviglia, o quasi. Chi si reca in Francia per la prima volta, poi, non potrà fare a meno di notare che i mezzi di trasporto, qui, sono efficienti come in nessun altro posto. I treni sono sempre puntuali ma anche pulitissimi, e non si corre mai il rischio di attendere invano il loro arrivo sulla banchina. Il che, naturalmente, è soprattutto merito dei francesi, che tengono alle loro “cose” al punto tale da non avere la benché minima voglia di sporcarle o danneggiarle. Una caratteristica, questa, che li distingue immediatamente dal resto della popolazione europea, molto meno attenta al proprio patrimonio. È un Paese che vale la pena visitare almeno una volta nella vita, insomma, non fosse altro per avere la possibilità di imparare qualcosa da quello che è senza ombra di dubbio il popolo più civile, raffinato ed educato d’Europa.

Non è un caso, a questo punto, che la Francia vanti il più alto numero di turisti provenienti da ogni angolo del globo, ansiosi di tuffarsi a capofitto nella storia, nei costumi e nelle usanze di questo Paese unico nel suo genere. Neanche Roma, per quanto affollata, può competere a livello di afflusso di visitatori, probabilmente perché le strategie made in Italy, per quanto riguarda il delicatissimo settore del turismo, non sono altrettanto efficaci e convincenti. Parigi e le altre città della Francia, a prescindere dalle motivazioni che ne hanno determinato questo grande successo, esercitano un fascino assolutamente irresistibile sui globetrotter dei giorni nostri. Migliaia di viaggiatori, ogni giorno, fanno rotta sulla Francia, per poterne ammirare le meraviglie architettoniche, respirare i suoi profumi, calcare le sue strade pittoresche e, perché no, assaporare i piatti tipici di quella che è considerata una delle tradizioni culinarie più sofisticate di tutti i tempi. Il bello del Paese d’Oltralpe, poi, è che offre una vastissima varietà di paesaggi mozzafiato che non lascerebbero indifferenti neanche i cuori meno teneri. Nel giro di pochi chilometri, improvvisamente, si passa dalla città ultramoderna, costellata da migliaia di grattacieli che svettano verso il cielo, alla campagna incontaminata, dalle spiagge da sogno, con lidi carissimi e all’ultima moda, a dei caratteristici paeselli in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi e la gente è cordiale e socievole. A livello di attrazioni, dunque, c’è davvero l’imbarazzo della scelta, anche perché la Francia è piena zeppa di castelli con passati gloriosi alle spalle, musei pubblici e privati di qualunque genere, riserve naturali e rigogliosissimi parchi in fiore che un turista non dovrebbe mai e poi mai perdersi. Sono complessivamente trenta, per la precisione, i siti francesi che sono stati riconosciuti e designati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, un numero di cui il Paese va estremamente fiero ed orgoglioso. Da qui l’esigenza di tutelarli e promuoverli in ogni modo possibile, affinché tutti possano fruirne e apprezzarne l’oggettiva bellezza. È assai difficile, di conseguenza, stilare una lista delle cose da vedere e dei posti da visitare, perché la realtà è che non c’è un solo angolo della Francia che meriti di essere snobbato o scartato nel momento in cui si programma il proprio itinerario. Tuttavia proveremo a farlo, in maniera tale che possiate organizzare il vostro viaggio nel migliore dei modi.

Cosa vedere: alla scoperta delle regioni della Francia

Bretagna

Tra i tanti posti imperdibili che costellano questo favoloso Paese c’è sicuramente la Bretagna, una terra selvaggia e incontaminata dove si respira un’atmosfera veramente affascinante. Con le sue spiagge sabbiose e le imponenti scogliere per veri avventurosi, i campi in fiore dai mille profumi e i villaggi a picco sul mare, è uno di quei luoghi che oseremmo definire da cartolina. Qui si parla ancora oggi il bretone, lingua tramandata dai celti, che per primi colonizzarono la regione e vi si stabilirono, facendone la storia e trasformandola nella meravigliosa regione che è oggi. La popolazione attuale, per fortuna, ha inteso conservare usi e costumi del passato, rendendo onore alle antiche feste che risalgono, niente popo di meno, agli anni compresi tra il 4000 e il 2000 a.C. Ogni anno si organizzano in pompa magna, con tanto di travestimenti e riti a tema, i calvari bretoni di Guimiliau, Plougonven e St-Thegonnec, tradizioni che altrove sono andate completamente perdute. I calvari in questione non sono altro che particolari composizioni scultoree che rappresentano le varie fasi della Passione di Cristo, inesauribile fonte di attrazione per chi si accinge a visitare la Bretagna per la prima volta. Ma l’angolo più suggestivo della Bretagna è sicuramente il Point edu Raz, il punto geograficamente più ad ovest della Francia, un gigantesco promontorio roccioso in cima al quale potrete ammirare un panorama che vi resterà per sempre impresso nel cuore e nella mente. Se amate i luoghi caratteristici organizzate anche una gita a Dinan, un centro storico con vicoli antichi e deliziose casette a graticcio in cui potrete immergervi nell’atmosfera tipica della Francia di una volta, che è purtroppo andata persa nei centri più avanzati e industrializzati.

Normandia

È caratterizzata da paesaggi altrettanto brulli la regione della Normandia, che si affaccia sul canale della Manica e vanta spiagge da sogno. La più famosa è Cote du Nacre, che gli appassionati di storia ricorderanno come il luogo in cui avvenne lo sbarco degli Alleati nel periodo immediatamente precedente la fine della seconda guerra mondiale. In mezzo alla foresta sorge la città-museo di Rouen, dove la mitica Giovanna d’Arco fu giustiziata e condannata al rogo. Si tratta di un luogo antico e pacifico, pieno zeppo di teatri e monumenti che quotidianamente lasciano i turisti a bocca aperta. Mozzano il fiato anche la chiesa di St. Etienne e la città portuale di Honefleur, dove l’identità francese è particolarmente radicata e volutamente ostentata. Imperdibile, ancora, l’abbazia di Mont-Saint-Michel, che è stata costruita su un isolotto in mezzo al mare e che risente in maniera molto forte delle repentine variazioni cui è soggetta la marea. Quando il livello del mare si alza viene circondata completamente d’acqua, quando si abbassa lascia intravedere i banchi di sabbia bianca che si estendono ai suoi piedi. Il paesaggio più selvaggio della Normandia è quello che incornicia la penisola del Cotentin, che con la sua costa brulla e frastagliata ricorda tanto l’Irlanda.

mont saint michel

Piccardia

È ben diversa da Bretagna e Normandia, ma altrettanto entusiasmante, la Piccardia, particolarmente nota per i suoi edifici in stile gotico racchiusi in un perimetro piuttosto ridotto. Uno di essi, il più bello, si trova ad Amiens, e si tratta di un’imponente cattedrale dinanzi alla quale non si può che rimanere esterrefatti. Gode di un’ottima reputazione a livello turistico anche la cittadina di Beauvais, sede di un aeroporto servito da mezzi low-cost, amata per i suoi paesaggi collinari e per delle bellissime chiesette medievali, disseminate qua e là, che raccontano la bellissima storia di questo suggestivo angolo della Francia che fu. La Piccardia è inoltre la meta preferita di chi ama il trekking e la natura, perché ai piedi della catena dei Vosgi è possibile fare delle lunghe passeggiate durante le quali ammirare il paesaggio e godersi un po’ di sano relax. E una volta giunti a destinazione, non resta che scegliere un ristorantino e provare gli squisiti manicaretti della cucina alsaziana, fonte d’ispirazione e patrimonio inestimabile per gli chef di tutto il mondo, che attingono ai suoi segreti più reconditi per sfornare pietanze sempre nuove.
Chi desidera fare un tuffo nel passato può invece recarsi a Colmar e Strasburgo, dove suggeriamo di fare due passi alla scoperta della Petit France, un meraviglioso quartiere d’epoca dove si sono stabiliti molti dei conciatori della regione, e del complesso monastico di Mont Saint-Odile, tanto suggestivo quanto incredibilmente imponente. La vista, da lassù, vale tutto il prezzo del viaggio. Provare per credere! È assolutamente da visitare anche il museo d’Unterlinden, nei cui saloni si può ammirare quello che è uno dei capolavori più famosi di Grunewald: il polittico di Issenhaim, emblema del rinascimento nordico e orgoglio di questa piccola, ma bellissima, regione francese.

castello pierrefonds

Lorena

Poi c’è la Lorena, meno tradizionale e decisamente più industrializzata, ma ugualmente caratterizzata da un patrimonio architettonico, storico e artistico di indubbia rilevanza. Tra i posti da visitare segnaliamo piazza Stanislas, a Nancy, circondata da una cancellata in ottone e ferro battuto che risale al Settecento e che è considerata tra le più belle del Paese, la cittadina di Metz, panoramica e verdissima, e la cattedrale gotica di St-Etienne, che si trova invece nel cuore della panoramica Metz.

Loira

Tappa obbligata è, ancora, la Loira, una regione che non ha bisogno di presentazioni. È nota per i suoi castelli rinascimentali e medievali, che rendono ancor più incredibilmente incantevole questa valle mozzafiato. Da vedere sono anche le cattedrali di Bourgers e Chartres, che esattamente come i manieri sono dei magnifici esempi di architettura antica e testimonianza di quanto geniali erano i francesi del passato. Una delle fortezze più famose è quella di Chambord, che fu fatta costruire da Francesco I, e che è a dir poco immensa: si compone, udite udite, di settanta scalinate diverse che conducono i visitatori ai piani superiori, e di ben 440 stanze, tutte indistintamente principesche e solenni. Non è da meno il maniero di Chenonceau, caratterizzato da una galleria coperta che attraversa un fiumiciattolo che scorre nelle immediate vicinanze di questo favoloso edificio. Vanta la stessa paternità dello Chambord, riconducibile dunque a Francesco I, il castello di Amboise, un’incredibile reggia in stile gotico dove morì l’indimenticabile Leonardo Da Vinci. Il suo corpo è sepolto nella cappella di questa stessa struttura,nota come Chapelle di Saint-Hubert, dove ogni giorno accorrono frotte di turisti desiderosi di rendere omaggio a quel compianto genio a 360 gradi che fece la storia del Rinascimento europeo.
Splendido, nonché romanticissimo, il castello di Azay-le-Rideau, a ridosso dalle acque dell’Indre, mentre quello di Tours è immerso nel verde e letteralmente circondato da incantevoli giardini in fiore realizzati in stile tipicamente rinascimentale.

Ile-de-France

Con il termine Ile-de-France, invece, si fa riferimento alla regione in cui si trova la capitale francese, l’ineguagliabile Parigi. Si tratta indubbiamente della regione più popolosa e frequentata, perché lungo il suo territorio si alternano centri urbani ultramoderni e immensi campi dai mille colori in cui rifugiarsi quando si ha bisogno di una pausa rigenerante e temporanea dal caos della metropoli. L’Ile-de-France è una zona talmente variegata, dunque, che in fatto di itinerari a tema il turista non ha che l’imbarazzo della scelta. Il più famoso, ma non per questo inflazionato, è quello degli impressionisti, grazie al quale i viaggiatori hanno la possibilità di visitare personalmente tutti i luoghi che hanno ispirato l’attività pittorica degli artisti di questa corrente. Tocca località e villaggi particolarmente cari a Van Gogh, Monet, Sisley e Pissarro, che a questi paesaggi hanno spesso attinto per realizzare i capolavori esposti nei principali musei della Francia. Imperdibile, per gli appassionati di questa corrente, è il museo di Orsay, che si trova al centro città e che è assolutamente incantevole. Ma questa regione ospita molto altro, come la residenza reale di Fontainebleau, appartenuta a Francesco I, la reggia di Versailles, che con i suoi incantevoli giardini è il simbolo indiscusso della Francia ricca ed opulenta del diciassettesimo secolo, la basilica gotica di Saint Denis e le tombe dei re che hanno avuto l’onore e l’onere di guidare questo Paese. È qui che si trova anche una delle attrazioni più proficue di tutta la Francia. Parliamo di Disneyland Paris, che contrariamente a quanto si possa pensare è un luogo indistintamente amato sia dai piccini che dagli adulti, un piccolo regno incantato in cui assaporare la magica dei grandi classici Disney e vivere, al contempo, una giornata indimenticabile in perfetto stile francese, tra baguette farcite di rucola e prosciutto locale e croissant ripieni di ottima marmellata.

Borgogna e Champagne

Sono meno conosciute, ma altrettanto incantevoli, le regioni di Borgogna e di Champagne, che come rivela il nome stesso producono alcuni dei più prestigiosi vini francesi. Di conseguenza, le due zone in questione sono piene zeppe di vigneti che paiono quasi sconfinati, boschi e campi coltivati, all’interno dei quali sorgono case a graticcio, graziosi villaggi e aie colorate. Sono da visitare, assolutamente, la residenza dei duchi di Borgogna, Beaune, l’abbazia di Cluny, la città d’arte Digione e la chiesa abbaziale di Vezelay, splendidi gioielli di architettura gotica o rinascimentale a seconda dei casi.

Rodano-Alpi e Franca Contea

Le regioni di Rodano-Alpi e di Franca Contea sono invece caratterizzate da incredibili contrasti paesaggistici dinanzi ai quali non si può che rimanere incantati ed esterrefatti. Entrambe vivono di turismo prevalentemente invernale, grazie alle imponenti catene montuose che circondano i centri urbani. La capitale dell’alpinismo francese è Chamonix, ma anche Besancon è apprezzata per via di un suggestivo museo antico che si trova al centro della città. Entrambe sono impeccabilmente attrezzate e provviste di qualunque attrazione o impianto possa desiderare un turista amante della neve, degli sport invernali e della montagna in generale. Da questi luoghi si può partire alla scoperta del Monte Bianco, che i più avventurosi avranno il privilegio di scalare e toccare con mano partecipando ad una delle tante escursioni che vengono quotidianamente organizzate quando il meteo lo consente. I meno temerari potranno invece girovagare in tutta tranquillità tra le strade di Lione, che vanta un patrimonio artistico e culturale di tutto rispetto, che ogni anno viene espresso attraverso una serie di festival a tema che sono una vera e propria calamita per i viaggiatori.

Auvergne e Limousin

Sono l’ideale per un viaggio all’insegna della natura e del relax anche le regioni di Auvergne e Limousin, costellate da così tanti laghi, fiumi e torrenti che non sarebbe sbagliato catalogarle come il paradiso dei pescatori. Innumerevoli, specialmente nel territorio dell’Auvergne, i coni di vulcano inattivi, che da quelle parti si chiamano domes e che rendono il paesaggio rude ma al tempo stesso incantevole. Tra le tappe obbligate, per chi si appresta a visitare questa regione, c’è la cattedrale medievale di Clermont-Ferrand e Limoges, che deve la sua fama all’incessante produzione di porcellane bianchissime, che nel giro di pochi istanti sono il souvenir preferito da qualunque turista si rechi da queste parti. Se il caos non fa per voi correte a Poitou-Charantes, per ammirarne gli scorci paradisiaci, e a Bordeaux, dove potrete sorseggiare un calice di vino a chilometro zero e respirare, nel frattempo, quell’atmosfera d’altri tempi che solo certi angoli della Francia sono in grado di offrire. Amate il mare? La località di Biarritz è quel che fa al caso vostro, per le sue splendide spiagge da sogno e i giardini spesso frequentati da vip di fama internazionale che non riescono a rinunciare ad una vacanza in questo luogo fiabesco.

Midi-Pyrenees,  Languedoc-Rousillon

La regione del Midi-Pyrenees è spesso nota quasi solo per Lourdes, meta di pellegrinaggi religiosi da secoli a questa parte. In realtà, però, offre molte altre attrazioni, come le gole del Tarn, gli edifici rinascimentali della vivacissima Tolosa e la chiesa-fortezza di Sainte Cecile, simbolo indiscusso di Albi.
È ricca di strutture antichissime anche la regione del Languedoc-Rousillon, che tra anfiteatri romani, cinte murarie e deliziosi centri storici è un luogo assolutamente imperdibile e, soprattutto, indimenticabile.

Provence-Alpes-Costa Azzurra

L’ultima regione francese, quella che ognuno dovrebbe visitare almeno una volta nella vita, è quella di Provence-Alpes-Costa Azzurra, che gode di una fama assolutamente innegabile. È la meta preferita per chi ama le vacanze all’insegna del lusso e del divertimento, ma a livello paesaggistico e culturale è talmente variegata e particolare che non sarebbe sufficiente un viaggio solo, per esplorarla da cima a fondo. Dopo aver corso tra i campi di lavanda, il cui profumo non dimenticherete mai e poi mai, si deve tassativamente andare ad Aix-en-Provence, nido di artisti ed intellettuali d’Oltralpe, e ad Avignone, dove un tempo risiedeva il Papa. Tra i luoghi da visitare citiamo anche il teatro e l’anfiteatro di Arles, la promenade des Anglais di Nizza, la tour Bellanda, Cannes e, ovviamente, il castello d’If, la prigione di Stato che fece da cornice alle avvincenti e misteriore vicende legate al famosissimo Conte di Montecristo.

Quanto tempo occorre per visitare la Francia e quando andare

La varietà di paesaggi e di temperature rende impossibile stabilire quale sia il periodo migliore dell’anno per recarsi in Francia. La sua latitudine, infatti, fa sì che questo Stato europeo presenti, a seconda delle zone e dell’esposizione, tre diversi tipi di clima: quello continentale, quello atlantico e quello mediterraneo. La Bretagna è la regione che vanta il clima indubbiamente più mite, poiché non è soggetta alle radicali escursioni termiche che interessano, invece, altre zone del Paese. Gli inverni sono miti, con pochissime e sporadiche precipitazioni, e la primavera arriva in ritardo, ma quando finalmente giunge porta con sé delle temperature invidiabili che rendono il soggiorno piacevolissimo. Anche l’estate è piuttosto fresca, specie se paragonata a quelle del centro e sud Italia, tant’è che viene spesso scelta come meta di soggiorni a cavallo tra giugno e agosto. Fa molto più freddo, solitamente, nelle aree che ricadono all’interno del bacino parigino, che ha inverni rigidi, ma non troppo, ed è interessato da piogge ricorrenti ma non eccessivamente copiose. L’estate è sopportabile. Nel bacino della Saona, in Alsazia e nella regione della Lorena, invece, i mesi estivi sono abbastanza caldi e gli inverni freddi. Piove praticamente tutto l’anno e in particolar modo in autunno. Clima secco e temperature sufficientemente alte lungo le coste mediterranee, dove il clima è mite quasi 365 giorni l’anno, salvo qualche rara perturbazione che rovina la media. Per la Corsica va fatto un discorso a parte, dal momento che le coste sono caratterizzate da temperature completamente diverse. Sulle vette più alte, addirittura, c’è neve fino alla fine di giugno, a dimostrazione di come questa regione sia eclettica e variegata da un punto di vista paesaggistico e climatico
In linea di massima, però, a prescindere dalla regione che s’intende visitare, la primavera è la stagione più indicata, poiché le sue temperature miti renderanno molto più piacevole il vostro soggiorno. Stesso discorso per l’autunno, una stagione che rende particolarmente affascinanti sia le regioni montane che quelle marittime, nonché quelle centrali. Sconsigliamo, invece, l’inverno, a meno che non s’intenda alloggiare nei comprensori sciistici o nelle innumerevoli località montane del Paese, per godersi la neve. L’estate, in Francia, è torrida tanto quanto lo è in Italia, ragion per cui partite a giugno, luglio o agosto solo ed esclusivamente se volete visitare le mete balneari. In caso contrario, evitate. Tutt’altra storia per Parigi, che come ogni metropoli europea che si rispetti è incantevole in ogni periodo dell’anno: a Natale, quando gli Champs Elysees si vestono a festa con luminarie dai mille colori, in autunno, quando un gigantesco tappeto di foglie rende ancor più romantici i giardini di Lussemburgo, a primavera, quando i parchi della capitale fioriscono e sono al massimo del loro splendore, e perfino in estate, quando turisti e parigini si godono il meritato relax in riva alla Senna.

È altrettanto difficile determinare la lunghezza del soggiorno, poiché la durata del viaggio è strettamente connessa alle esigenze, ai gusti e alle abitudini di ogni singola persona. Quel che è certo è che per visitare le principali attrazioni di Parigi non bastano sette giorni, dieci in certi casi, fermo restando che vi resteranno angoli e scorci da scoprire per tutte le volte che, eventualmente, deciderete di ritornare nella città dell’arte e dell’amore. Nel caso in cui, invece, avvertiate il desiderio di visitare tutta, o quasi, la Francia, un mese sarà scarso ma appena sufficiente per vedere l’essenziale. E se opterete per un itinerario di questo tipo, abbiate cura di riempire la vostra valigia con tutto quello di cui avrete bisogno per sopportare il clima di ogni singola regione: portate con voi tute da sci per godervi le vette innevate delle Alpi, costumi da bagno e teli mare se vi recherete in Costa Azzurra o in Corsica, scarpe comode se avete intenzione di esplorare tutti i caratteristici borghi medievali e rinascimentali sparsi ai quattro angoli della Francia. Mettete in valigia di tutto un po’, insomma, per non farvi trovare impreparati.

Come arrivare in Francia: treno, aereo o autobus?

La Francia è senza ombra di dubbio uno dei Paesi europei meglio serviti dai mezzi di trasporto. Per chi viaggia dall’Italia, nel caso specifico, si hanno a disposizione varie opzioni per tutte le tasche.

Voli per la Francia

L’aereo è ovviamente l’alternativa più rapida, e i voli dalle principali città nostrane del centro e del Nord sono garantite da Alitalia ed Air France, la compagnia di bandiera. È più difficile per chi viaggia dal Sud, che in mancanza di voli diretti è costretto ad effettuare almeno uno scalo o a decollare da un aeroporto del centro. Fanno rotta sulla Francia anche vari voli low cost, che però sono soliti atterrare in aeroporti leggermente distanti dalla capitale e dalle altre grandi città del Paese.

Treni per la Francia

Anche il treno è una valida alternativa, soprattutto in considerazione del fatto che, non appena si entra in Francia, si può salire a bordo di vagoni ultramoderni ad alta velocità e tecnologicamente avanzati, provvisti di ogni comfort. Con Eurolines si parte da Firenze, Roma, Rimini, Milano, Bologna, Parma, Torino e Parma, mentre in bus da molte più città. Per Marsiglia, Nizza, Lione e Strasburgo si decolla da Milano o da Roma, ma le compagnie low cost non operano attivamente lungo queste tratte.

Raggiungere la Francia in auto

Laddove possibile, in ogni caso, suggeriamo di raggiungere la Francia in automobile o in motocicletta, perché l’itinerario da seguire vi regalerà paesaggi incredibili ed emozioni fortissime. Si può passare dal traforo del Monte Bianco, da quello del Gran San Bernardo, da Col di Tenda, dalla Maddalena, dal colle dell’Agnello o da Monginevro, a seconda del luogo dal quale provenite e da quanto a lungo, o meno, desiderate viaggiare.

Traghetti per la Francia

Infine, se nessuna di queste opzioni vi alletta, optate per quella più “aristocratica”: il traghetto, che parte ogni giorno dalla Liguria e sbarca in Corsica, dove potrete godervi una splendida vacanza all’insegna del lusso più sfrenato e del sole. Lo stesso mezzo, d’estate, garantisce ai turisti ripetuti collegamenti quotidiani tra Marsiglia e Porto Torres. Massima attenzione verrà riservata ad eventuali passeggeri disabili, che in ottemperanza alle leggi statali potranno usufruire, previa richiesta, di un trattamento di assistenza speciale all’interno degli imbarchi e delle stazioni ferroviari. Nel caso in cui dovessero viaggiare in treno, avranno inoltre diritto a dei posti speciali e più confortevoli di quelli riservati agli altri passeggeri normodotati.

Spostarsi da una parte all’altra della Francia

Niente paura se avete deciso di raggiungere il Paese d’Oltralpe con i mezzi pubblici, perché i collegamenti interni di certo non mancano. Quelli interregionali non sono il top, ma si vola tranquillamente di città in città con le varie compagnie aeree francesi. Sono sempre più indicati, in ogni caso, i treni, dal momento che la rete ferroviaria locale è ben fatta ed efficiente. Se possibile, ancora una volta, consigliamo di noleggiare un’automobile, in maniera tale da non doversi adattare ad orari improponibili che, spesso, levano al turista la possibilità di godersi i luoghi in cui si è recato. I collegamenti interregionali migliori sono quelli offerti dalla SNCF, che dalla Valle della Loira mette a disposizione un gran numero di pullman per raggiungere città come Orlenas, Loches, Azay-le-Rideau, Chartres e Chinon. Gli amanti della mountain bike, invece, ameranno la Francia. Il territorio è pieno zeppo di suggestive stradine secondarie che si snodano a ridosso di grandi città e villaggi, e che garantiscono dei tour a due ruote emozionanti e ricchi di sorprese. Nelle regioni di questo Stato è molto in voga, infine, il turismo balneare, grazie al quale i turisti avranno l’occasione di noleggiare battelli di piccole dimensioni o case galleggianti a bordo dei quali navigare lungo fiumi e canali. Non mancano le società di trasporto che organizzano, ogni giorno, prevalentemente nei mesi primaverili ed estivi, crociere di qualche ora o di mezza giornate, per regalare ai viaggiatori un’esperienza indimenticabile.

Dove dormire in Francia

Il turismo, in Francia, funziona alla perfezione, dicevamo. E questo perché albergatori e strutture ricettive sanno come tendere la mano a qualunque tipologia di turista, con offerte e proposte che sappiano soddisfare il palato più esigente ed accontentare, di contro, le richieste dei globetrotter meno schizzinoso. Lo dimostra il fatto che ogni regione della Francia sia piena zeppa, ma nel vero senso della parola, di sontuosi hotel a cinque stelle, pensioni periferiche, ostelli a buon mercato e bed and breakfast economici, con tariffe pensate davvero per tutte le tasche. Abbondano anche gli alloggi rurali e gli agriturismi, più o meno lussuosi, specialmente nelle zone di campagne e a ridosso dei villaggi più antichi. Ci sono varie soluzioni da prendere in considerazione anche per chi ama il campeggio, perché la Francia ospita molte zone attrezzate in cui stabilirsi.

Cosa mangiare in Francia

A questo punto non ci resta che soffermarci sull’aspetto gastronomico, in merito al quale si potrebbe aprire una parentesi praticamente infinita. Che la cucina francese sia famosissima lo sanno tutti, ma quel che molti ignorano è che ogni singola regione della Francia vanta delle specialità tutte sue che le altre raramente sono in grado di replicare. Il che sta a significare, praticamente, che è inutile ordinare un piatto di escargot a Parigi, perché quelle vere e fatte a regola d’arte le potrete assaggiare solo ed esclusivamente in Borgogna, nota anche per il delizioso e ricercatissimo coq au vin. Lo stesso si può dire della selvaggina e del prosciutto, tipici della Bretagna, del pesce, che in Normandia viene cucinato in maniera insuperabile, e del foie gras, che ha fatto la storia della tradizione culinaria di Limousin e Perigord. La Valle del Rodano si distingue per le sue cosce di rana fritte e per un pollo con tartufi e panna da leccarsi i baffi, mentre non potrete lasciare la Costa Azzurra senza aver prima assaggiato la bouillabaisse, una squisita zuppa di pesce marsigliese che ha fatto perdere la testa a milioni di turisti. In Francia evitate la pasta, perché a differenza di quella italiana è preparata con un grano diverso che non regge assolutamente le alte temperature della bollitura. Optate, semmai, per lo street food locale, che trova la sua massima espressione nelle boulangerie, nelle brasserie e nei bistrot disseminati lungo tutto il territorio francese. Sì alle baguette, al croissant e al pan au chocolat, croce e delizia di chi soggiorna in una delle regioni d’Oltralpe. Ma se la cucina francese non vi garba, sappiate che ogni zona, in particolar modo l’Ile-de-France, offre così tanti ristoranti multietnici che avrete l’imbarazzo della scelta. Che sognate una barchetta di sushi o un piatto di ravioli al vapore, delle lasagne o delle tapas, in Francia troverete sempre un buon ristorante in cui gustarli. Ma siete proprio sicuri di voler snobbare la nouvelle cuisine? Non varrà forse la pena di provare il famosissimo foie gras, magari accompagnandolo con un buon calice di vino francese, per immergersi completamente nell’affascinante atmosfera della terra d’Oltralpe?

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